Rocco Hunt
Rocco Pagliarulo, noto come Rocco Hunt e in precedenza conosciuto come Hunt MC è nato a Salerno il 21 novembre 1994
all'età di 11 anni muove i primi passi nel mondo dell'hip hop, e in seguito alla partecipazione a varie jam e gare di freestyle arriverà nel 2010 a pubblicare il suo primo mixtape, “A' music è speranz” sotto l'etichetta Dint Recordz
Vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella sezione "Nuove proposte" con il singolo Nu juorno buono, ha vinto anche il Premio Emanuele Luzzati e il Premio Assomusica.[1]
Nel 2013 il rapper firma per la major discografica Sony Music e pubblica “Poeta urbano”, suo primo album ufficiale
Nel 2014 partecipa alla 64ª edizione del Festival di Sanremo e vince nella sezione "Nuove proposte" con il brano “Nu juorno buono”
E’ la prima vittoria di un brano rap nella storia delle "Nuove proposte" del Festival di San Remo
“Nu juorno buono” fa parte del secondo album in studio “A verità”
L'album vede la partecipazione dei rapper Clementino, Noyz Narcos, Ensi, Gemitaiz, MadMan e Nitro e dei cantautori Federico Zampaglione, Eros Ramazzotti ed Enzo Avitabile,[
L’album ha debuttato alla prima posizione nella classifica italiana degli album.
Dopo un anno passato a comporre nuovo materiale esce il singolo “Vene e vvà” che anticipa l'uscita del terzo album in studio
“Signor Hunt”
Il secondo singolo “Se mi chiami” è inciso in duetto con Neffa
partecipa alla 66ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione "Campioni" con il singolo “Wake Up”
si classifica al nono posto
“Stella cadente” è realizzato con la collaborazione di Annalisa
Annuncia la gravidanza della fidanzata nell’ottobre del 2016 ospite di Radio Deejay: “Fra qualche mese avrò un ometto che mi chiamerà papà”
“A noi del sud piace fare le cose abbastanza in fretta”.
Tra i messaggi di congratulazioni ricevuti sui social anche quello del collega Clementino: “AUGURI AMMOOO???????BENVENUTO PICCOLO JHONNY????? ?”.
Il neonato è stato chiamato Giovanni, in onore del papà di Rocco, il signor Giovanni Pagliarulo
«Alla fine ha avuto ragione Padre Pio»
papà Giovanni pregava infatti il santo di Pietrelcina perché “illuminasse” suo figlio Rocco Hunt riportandolo sulla retta via.
Alla fine però Padre Pio non dev’essersi lasciato convincere, perché Rocco è diventato un rapper di successo.
«Io non sono molto devoto, perché la mia religione in realtà è la musica, ma riconosco di dovere al cattolicesimo parte della mia educazione, mio padre si è pure fatto un tatuaggio di Padre Pio sulla schiena per ringraziarlo di come sono oggi»,
La camorra non è mai entrata direttamente nella vita di Rocco Hunt, ma la canzone sulla “Terra dei fuochi” è diventata già un manifesto per chi la combatte: «Sono felice, perché mi arrivano tante lettere, nelle scuole gli dedicano temi e video, e alcuni ragazzi sono andati a cantarla sotto casa della madre di Don Peppe Diana nel ventesimo anniversario della sua morte. La camorra è ovunque, attecchisce ovunque ci sia disonestà. Dobbiamo cambiare i comportamenti partendo dalle piccole cose, dal tassista che ti ruba un euro al commerciante che “sbaglia” nel darti il resto. Non penso che la mia musica convertirà i camorristi, ma sicuramente è semplice e quindi sa arrivare a tutti, dal figlio del boss a quello del dottore».