Piero Pelù
Pietro Pelù, meglio conosciuto come Piero Pelù (Firenze, 10 febbraio 1962), è un cantautore italiano.
È cofondatore del gruppo rock Litfiba. Oltre che per l'attività artistica è conosciuto per l'impegno politico profuso attraverso la musica, i testi delle sue canzoni, i concerti e gli atteggiamenti che mostra in pubblico.
I Litfiba sono un gruppo musicale italiano formatosi a Firenze nell'autunno del 1980.
La nascita del gruppo si deve a Federico Renzulli detto "Ghigo" e Gianni Maroccolo che incontrano altri tre ragazzi, come loro cultori del genere punk (all'epoca in fase di iniziale declino), del rock (di matrice anni settanta), ma soprattutto della new wave.
Il loro suono anni ottanta è una personale chiave di lettura della new wave stessa e, difatti, la band crea una vera e propria "wave rock mediterranea" capace di coniugare il fascino etnico dei suoni mediterranei con la spigolosità delle atmosfere dark anglofone. Negli anni novanta i Litfiba si propongono prima con un grintoso e selvaggio rock latineggiante per poi avvicinarsi al pop-rock, riscuotendo ampio successo commerciale.
Il nucleo originario del gruppo, in quel momento ancora senza nome, è formato da cinque elementi: Ghigo Renzulli alla chitarra e alla voce (ex Cafè Caracas nei quali militava al basso Raf), Sandro Dotta alla chitarra, Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria, questi ultimi tutti provenienti dai Destroyers; poco dopo Dotta abbandona il gruppo che ingaggia Piero Pelù (ex Mugnions) alla voce. Il gruppo è influenzato fortemente dal punk, dal dark e dalla nascente new waveL'esordio dal vivo avviene il 6 dicembre 1980 con un concerto alla Rokkoteca Brighton, un'appendice della casa del popolo di Settignano, vicino Firenze.
Nel 1982 la band incide il primo EP contenente cinque pezzi ed intitolato Litfiba e, nello stesso anno, vince la seconda edizione del Rock Festival Italiano, il cui premio prevede la pubblicazione di un 45 giri. Intanto Calamai lascia il posto a Renzo Franchi (già batterista nei Cafè Caracas di Renzulli e Raf). Nel 1983 esce il singolo Luna/La preda, il primo pubblicato dal gruppo. Nello stesso anno partecipano alla compilation Body Section con il brano Transea e pubblicano Eneide di Krypton, colonna sonora dell'omonimo spettacolo della compagnia teatrale Krypton. Nel 1983 arriva Ringo De Palma (ex Mugnions come Pelù) alla batteria, e nel 1984 vede la luce l'EP Yassassin che contiene, oltre alla title-track in due versioni differenti, anche la ballata Elettrica danza. Nei live di quel periodo collabora come ospite al violino il polistrumentista Adriano Primadei. I Litfiba partecipano, inoltre, alla compilation Catalogue Issue con due brani inediti, Versante est ed Onda araba. Nello stesso anno viene stampato anche il Live in Berlin: una sorta di bootleg su musicassetta autorizzato dalla band, che in questo primo periodo comincia a farsi conoscere ed apprezzare soprattutto fuori dall'Italia.
Nel 1985 i Litfiba approdano all'IRA di Alberto Pirelli, etichetta indipendente simbolo del movimento new wave fiorentino, e prima collaborano con i Diaframma all'EP Amsterdam, poi pubblicano il primo LP, Desaparecido, che li propone al grande pubblico. Il suono del disco unisce le influenze new wave con un gusto per la melodia tipicamente mediterranea e i temi portanti delle liriche sono il rifiuto della violenza e l'antimilitarismo. In questa fase i brani sono interamente accreditati a Ghigo Renzulli, poiché fu l'unico ad iscriversi alla SIAE con lo pseudonimo Litfiba, nonostante gli autori dei brani fino al 1989 fossero tutti i membri della band.
Desaparecido sarà seguito dall'EP Transea nel 1986 e dal secondo album, il più ambizioso: 17 re dello stesso anno, registrato in soli tre mesi e da molti ritenuto il migliore album della band. Si spazia dal dark, al rock, al punk, tutto condito con testi visionari e suggestioni folk.
Dal tour successivo sarà tratto il live 12-5-87 (aprite i vostri occhi), il loro primo disco dal vivo, registrato al Tenax di Firenze.
Nel 1988 vede la luce Litfiba 3, album che si presenta come il capitolo conclusivo della Trilogia del potere, un ideale 'Concept' ispirato dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo e del quale concettualmente fanno parte anche Desaparecido e 17 re. Meno sognante dei precedenti, ma ugualmente suggestivo, è l'ultimo lavoro ove prevalgono le influenze dark e wave che continueranno comunque ad affiorare timidamente nel sound della band. Dal punto di vista tecnico, Litfiba 3 è il primo album italiano registrato interamente in digitale.
Rinunciando a forme di promozione classiche, come quella televisiva, i Litfiba riescono a raggiungere livelli di popolarità impensabili per un gruppo rock italiano, guadagnandosi un contratto con una major: la CGD, sussidiaria del gruppo Warner, la quale acquisisce nel proprio catalogo i dischi pubblicati in precedenza dall'IRA e permette loro di realizzare il secondo album dal vivo Pirata (che presenta alcuni rifinimenti delle tracce in studio). Pubblicato nel 1989, l'album diventa Disco d'oro e consacra la band definitivamente al grande pubblico e inoltre segna il loro definitivo passaggio dalla new wave al rock.
Nello stesso periodo, le divergenze artistiche tra i componenti della band e decisionali tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest'ultimo a lasciare il gruppo, seguito a ruota da Antonio Aiazzi. Dopo poco anche De Palma sarà costretto a lasciare momentaneamente la band per problemi di salute dovuti alla sua dipendenza da droghe pesanti. Il batterista non riuscirà più a tornare a suonare con la band in quanto scomparirà tragicamente per overdose il primo giugno del 1990.
In seguito a questa prima scissione la band diventa ufficialmente un duo. Ghigo e Piero rimangono i soli titolari del nome Litfiba e con loro rimane Antonio Aiazzi, in qualità di collaboratore esterno; a completare la formazione si uniscono Roberto Terzani al basso, Daniele Trambusti alla batteria e Candelo Cabezas alle percussioni. Dal tour che ne segue, il Pirata tour '90, la band trae una VHS dal vivo omonima. La band partecipa inoltre alla compilation Union con il brano Il tempo di morire (cover di Lucio Battisti).
Pelù e Renzulli si mettono quindi a lavorare al nuovo disco che esce nel dicembre del 1990, El diablo. Questo nuovo album è il primo del progetto Tetralogia, celebra idealmente l'elemento fuoco e segna una evoluzione stilistica della band, i cui arrangiamenti seguono un percorso musicale spiccatamente rock. Con questo disco i Litfiba si aprono ad un maggiore consenso di pubblico, non solo italiano, riscuotendo ampio successo. La title-track è tuttora uno degli anthem rock per antonomasia, Il volo è dedicata alla tragica scomparsa del batterista Ringo De Palma e Proibito è diventato un inno all'antiproibizionismo. Dal tour che ne seguirà (e che vede come secondo chitarrista Federico Poggipollini), verrà tratta una VHS (poi ristampata in DVD nel 2002) intitolata El diablo Tour
L'antologia Sogno ribelle pubblicata nel 1992 è la prova del nuovo corso, con diversi brani del periodo precedente riveduti in chiave molto più rock. In essa sono inclusi anche due pezzi live tratti dall'El diablo tour e l'inedito Linea d'ombra. Sogno Ribelle sarà anche il titolo della versione VHS (anch'essa ristampata in DVD nel 2002) dell'album. Si tratta di una raccolta dei loro videoclip, con una lunga intervista inedita che documenta la storia e il nuovo stile del gruppo.
Nel 1993, con Franco Caforio alla batteria al posto di Trambusti, esce l'album più rock e "duro" del gruppo: Terremoto. Dedicato all'elemento terra, l'album è un concentrato di rock massiccio, talora ai confini del metal e comprende liriche che trattano il tema della mafia, dell'indottrinamento televisivo, del fascino perverso del denaro, dei mutamenti politici e sociali in corso in Italia e ancora dell'antimilitarismo. Al relativo tour non prenderà parte Poggipollini, che inizierà tempo dopo la sua collaborazione con Ligabue. Nello stesso anno i Litfiba appariranno anche nella compilation Firenze sogna! con un brano inedito del 1981 intitolato Anniversary.
Passati dalla CGD alla EMI (con varie traversie giuridiche che porteranno all'uscita di numerose compilation non autorizzate) i Litfiba pubblicano, nel 1994 Colpo di coda, testimonianza live del Terremoto Tour. Il disco è un doppio album con due inediti (A denti stretti e Africa, quest'ultimo in versione live) che nella prima edizione comprende anche il booklet fotografico, realizzato dal fotografo Alex Majoli, chiamato "Novantanovefoto".
Nello stesso anno, con Daniele Bagni al basso al posto di Terzani (che rientrerà nel tour successivo alla seconda chitarra), la band dà vita al terzo LP della Tetralogia degli elementi, dedicato all'aria e intitolato Spirito. Prodotto dai Litfiba stessi con la collaborazione di Rick Parashar, il disco intraprende una strada diversa dai più recenti lavori, con canzoni più solari, fantasiose e positive.
Nel 1995 il gruppo pubblica Lacio drom, un album contenente i singoli di Spirito nella loro versione remixata radiofonica e varie testimonianze di brani dal vivo. In allegato al disco una VHS (poi ristampata in DVD nel 2011 nella raccolta Litfiba Rare & Live con diversi filmati del dietro le quinte dello Spirito Tour. Una chicca è l'intervista di Pelù al Venerabile Maestro della Loggia massonica P2 Licio Gelli, uno dei personaggi più controversi della storia italiana, che il cantante ha sfrontatamente "pizzicato" nella sua villa di Arezzo.
L'elemento mancante, l'acqua, è il centro tematico e sonoro di Mondi sommersi del 1997, l'album dell'ulteriore trionfo della band (oltre 500.000 copie in breve tempo) che vede la definitiva fuoriuscita di Aiazzi, mentre Terzani svolge il doppio ruolo di tastierista e secondo chitarrista. La più grande tournée nella storia del gruppo dà vita a due testimonianze live pubblicate nel 1998: Croce e delizia, un doppio album live, dedicato alla memoria del percussionista Candelo Cabezas prematuramente scomparso, ed una VHS dallo stesso titolo, il cui ricavato va alle popolazioni colpite dal terremoto in Umbria e Marche.
Il successivo capitolo è Infinito, pubblicato nel 1999, dedicato ad un nuovo elemento, il tempo. Infinito, con 1.000.000 di copie vendute, risulta essere il disco con maggiore successo nella storia della band e riesce ad attirare nuovo pubblico, pur trascinandosi dietro forti critiche dai vecchi fan per il suo suono molto leggero ed orientato verso il pop più commerciale. Di gran successo sarà anche la relativa tournée con il tutto esaurito nei palazzetti. Ma le tensioni artistiche e personali fra il cantante e il chitarrista sulla gestione della band e la direzione da prendere diventano sempre più marcate ed infine esplodono non senza polemiche e reciproche accuse. Al termine del tour Piero Pelù decide di abbandonare il sentiero Litfiba dedicandosi alla carriera solista. L'ultimo concerto del cantante con i Litfiba è al "Monza Rock Festival 1999", evento organizzato per il 10 luglio 1999 ma spostato al giorno successivo per via di un nubifragio che rese impossibile lo svolgimento del concerto. Anche gli altri componenti degli ultimi anni lasciano la band; Bagni, Terzani e Caforio seguono Pelù nella sua avventura da solista.
L'11 dicembre 2009 viene annunciato, sul sito della band, il ricongiungimento tra Ghigo e Piero nei Litfiba, con il ritorno, dopo 10 anni, di Pelù alla voce. Completano la formazione il rientrante bassista Daniele Bagni, il tastierista Federico Sagona che aveva già collaborato negli ultimi anni con Pelù da solista, mentre alla batteria rimane arruolato Pino Fidanza. La band viene messa sotto contratto da Sony Music, la quale ristampa gli ultimi tre album in studio con Pelù prima della scissione. Nel gennaio 2010 Piero Pelù e Ghigo Renzulli lavorano in studio alla produzione di due brani inediti. La band si imbarca in una lunga tournée in Italia (con prologo all'estero) che godrà di un ampio consenso di pubblico e testimonierà la rinascita della formazione fiorentina.
Il 1º giugno 2010 esce Stato libero di Litfiba, un doppio album live composto da 24 canzoni storiche e due inediti: Sole nero e Barcollo. Entrambi i singoli (con relativi videoclip promozionali) sono prodotti da Pelù e Renzulli, vedono il ritorno dello storico collaboratore Francesco Magnelli alle tastiere e sono mixati da Tim Palmer agli Electric Lady Studios di New York, mentre il mastering viene realizzato agli Sterling Studios, sempre nella Grande Mela, da Greg Calvi.
Si tratta del primo capitolo, cui seguiranno i due album di inediti Grande nazione ed Eutòpia, che andranno successivamente a comporre la Trilogia degli Stati.
Dopo un nuovo tour, questa volta invernale, cominciato a novembre 2010, i Litfiba si sono esibiti, nel marzo 2011, in una tournée che ha toccato le maggiori capitali europee. Hanno firmato, inoltre, la colonna sonora del film Pivano Blues - Sulla strada di Nanda, con il brano Dimmi dei nazi.
Il 17 gennaio 2012 esce il nuovo disco d'inediti intitolato Grande nazione. L'album è anticipato da due singoli: Squalo uscito il 25 novembre 2011 e La mia valigia uscito il 13 gennaio 2012. Il nuovo disco è anticipato anche dal cosiddetto "Litfiba Day": per un solo giorno viene proiettato in alcuni cinema Cervelli in fuga, un documentario girato durante il tour europeo 2011. Nella prima settimana di uscita, l'album si piazza al primo posto della classifica degli album più venduti in Italia, riportando i Litfiba in vetta alla classifica dopo ben 13 anni dall'ultima volta. Per il tour si aggiunge alla formazione un secondo chitarrista, Cosimo Zannelli, già musicista nell'ultima fase solista di Piero Pelù. Per promuovere il tour vengono realizzati due videoclip per le canzoni Grande nazione e Brado.
Nell'aprile del 2012 viene pubblicato il singolo Elettrica tratto dall'ultimo album.
Il 22 settembre 2012, al Campovolo di Reggio Emilia, i Litfiba partecipano, insieme ad altri 12 artisti del panorama musicale italiano, al concerto Italia Loves Emilia, l'iniziativa di beneficenza per la raccolta fondi a favore delle popolazioni emiliane colpite dal sisma del 20 maggio, suonando davanti a 150.000 persone.
Il 1º giugno 2012 la band si è esibita per una nuova data al Mandela Forum di Firenze (inizialmente prevista allo Stadio Artemio Franchi) per un concerto in onore dello scomparso batterista Ringo de Palma. Si tratta di un primo riavvicinamento con altri componenti storici dei Litfiba del passato, perché per l'occasione sul palco con Pelù e Renzulli sono saliti come ospiti alcuni membri delle loro formazioni passate, a partire dai fondatori Gianni Maroccolo al basso ed Antonio Aiazzi alle tastiere, oltre a Daniele Trambusti alla batteria e Federico Poggipollini alla chitarra ritmica. Inoltre è stato ospite anche Federico Fiumani dei Diaframma, con cui la band fiorentina ha suonato il brano Amsterdam.
Nel 2013 la band intraprende un nuovo tour denominato Trilogia 1983-1989, in cui vengono eseguiti brani contenuti nella Trilogia del potere ed altre canzoni di quel periodo. Per l'occasione rientrano nella band due componenti fondatori, Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi (rispettivamente basso e tastiere), oltre alla new entry Luca Martelli (Giorgio Canali & Rossofouoco, Gli Atroci) alla batteria. La tournée, tra date invernali ed estive, comprende 17 concerti.
Il 26 marzo 2013 viene pubblicatoTrilogia 1983-1989 live 2013, un doppio live registrato proprio durante le prime due date del tour all'Alcatraz di Milano.
Il 24 settembre 2013 Pelù e Renzulli annunciano di prendersi una pausa, durante la quale dedicarsi ai rispettivi progetti personali e alla scrittura del successivo album in studio. Ma, a sorpresa, la band concede un'ulteriore uscita pubblica per chiudere l'esperienza Trilogia. Il 27 luglio 2014 si esibiscono a Torino per la serata conclusiva del Traffic Festival, tenutasi in Piazza San Carlo, davanti a 50.000 spettatori.
Il 13 gennaio 2015 viene pubblicato un cofanetto dal titolo Tetralogia degli elementi. Il cofanetto racchiude tutti gli album in studio della tetralogia (El diablo del 1990, Terremoto del 1993, Spirito del 1994 e Mondi sommersi del 1997) più un DVD contenente la registrazione inedita di una tappa del Terremoto Tour del 1993.. Lo stesso giorno parte un tour denominato Tetralogia degli elementi Live. A completare la formazione, al fianco di Pelù e Renzulli, ci sono i confermati Luca Martelli alla batteria, Federico Sagona alle tastiere e la new entry Franco "Ciccio" Li Causi al basso (ex bassista dei Negrita). La tournée, il cui partner ufficiale è RTL 102.5. e che riprende i brani più significativi degli album che compongono la tetralogia, comprende, fra sessione invernale ed estiva, 17 date.
Il 6 dicembre 2015, al Viper di Firenze, la band festeggia i 35 anni dalla sua primissima e ormai leggendaria esibizione alla Rokkoteca Brighton con un concerto-evento nel quale si sono eccezionalmente alternati per la prima volta sul palco tutti i musicisti che hanno fatto parte della storia della band, ad eccezione dei bassisti Terzani e Bagni e dei cantanti Cavallo e Margheri.